installazione doppio faro honda xl 600 lm

Spazio dedicato agli argomenti tecnici e richieste di aiuto su come intervenire sulle Honda XL. I meccanici o i più smaliziati a mettere mano su motore e telaio hanno qui la possibilità di dimostrare la loro competenza.
lorusso
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Messaggio da lorusso » lun nov 09, 2009 12:31 pm

mi scusi stefani in riferimento alla sua risposta, l'alternatore vovrebbe dare il massimimo della carica a bassi regimi, a meno che non stiamo parlando della dinamo, fermo restando quanto dice lei, (io non conosco il manuale di officina della xl) concordo sulle perdite e qunt'altro, si conclude che xl 600 non monta un sistema di ricarica del tipo alternatore.
Le porto una prova praticaho un moto morini con sistema da ricarica con tensione 6V, però mi dava 12A di ricarica già a 2000 giri (batteria installata dalla casa 9A, 6V). i gusti sono personali e rispettati, ma l'originalità è quella che comanda.
saluti
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Stefano65
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Messaggio da Stefano65 » lun nov 09, 2009 1:45 pm

lorusso ha scritto:mi scusi stefani in riferimento alla sua risposta, l'alternatore vovrebbe dare il massimimo della carica a bassi regimi, a meno che non stiamo parlando della dinamo, fermo restando quanto dice lei, (io non conosco il manuale di officina della xl) concordo sulle perdite e qunt'altro, si conclude che xl 600 non monta un sistema di ricarica del tipo alternatore.
Sulle XL, come su molte altre moto, il generatore è composto da un grosso magnete, che ha anche le funzioni di volano, e da un gruppo di bobine (detto comunemente "statore"). Le bobine sono "immerse" nelle linee di forza del campo magnetico creato dal volano-magnete: quando questo ruota, perché il motore è acceso per esempio, per principio fisico si genera una tensione alternata ai capi di queste bobine. Collegando un utilizzatore (fari per esempio) circolerà corrente e avremo prodotto energia elettrica. Ora: la potenza prodotta dipende da velocità di rotazione, numero di spire delle bobine (e numero di bobine anche), intensità del campo magnetico. Le bobine non cambiano, l'intensità del campo magnetico nemmeno, varia la velocità di rotazione.
Ma non è finita qui.
La corrente alternata prodotta dal generatore viene raddrizzata e regolata (interessa che non superi i 14,5 - 15 volt per evitare danni alle utenze elettriche della moto) quindi immessa nell'impianto.
Come viene fatta la regolazione? In parole povere, la potenza generata in più viene buttata via e fatta dissipare sul regolatore (che, infatti si presenta sempre come una scatola irta di alette di raffreddamento: se hai presente altre moto, tanto per fare un esempio, sulle Harley è davanti al motore, in basso dove si sdoppia il telaio). A bassi giri il regolatore non interviene, la potenza è relativamente poca e sufficiente per soddisfare la richiesta delle varie utenze. Man mano che i giri aumentano la potenza comincia ad essere troppa e quindi interviene il regolatore che la dissipa su di sè sotto forma di calore.
Dov'è il vantaggio? Non ci sono parti mobili (spazzole, relè e quant'altro) e, soprattutto, il generatore vero e proprio essendo contenuto nel carter è stagno nei confronti dell'ambiente esterno. Inoltre il tutto è relativamente economico da produrre e privo di manutenzione.

Non conosco l'impianto del Morini, ma ipotizzo che possa avere un generatore in tutto e per tutto uguale a quello delle automobili.
Non è conveniente usare il magnete per generare grosse potenze elettriche: il campo magnetico necessario costringerebbe ad impiegare magneti di dimensioni eccessive, per non parlare dei regolatori.
Che si fa allora? Si impiega un elettromagnete.
Il generatore delle auto (e di certe moto tipo Guzzi V7-V35-850 etc, oppure BMW R/K/GS, o la mia Tiger) è sostanzialmente simile a un motore elettrico a corrente continua (avete presente i motorini delle vecchie autopiste Policar?). C'è un rotore, che gira trascinato dal motore tramite cinghie o cascate di ingranaggi, composto da un nucleo in ferro su cui sono avvolte delle bobine.
Poi c'è una parte fissa, lo statore, composto anch'esso da una struttura in ferro su cui sono avvolte delle altre bobine.
Alimentando le bobine del rotore con una corrente continua queste genereranno un campo magnetico, le cui linee di forza andranno ad intersecarsi con le bobine dello statore, nelle quali si produrrà corrente alternata che potremo raddrizzare e usare per i nostri scopi. Come si fa in questo caso a regolare la potenza erogata dal generatore? Semplicemente variando la corrente con cui si alimentano le bobine del rotore: a parità di giri, meno corrente sul rotore darà meno corrente prodotta sullo statore, al contrario più corrente sul rotore darà più corrente prodotta sullo statore. Inoltre si può adattare la potenza prodotta in funzione della velocità di rotazione, in pratica il sistema è più efficiente e può generare potenze maggiori. Per contro è più costoso rispetto all'altro, ci sono parti in movimento (e quindi usura di cinghie di comando e cuscinetti - mai rotto i cuscinetti dell'alternatore della macchina?) e il raffreddamento del tutto è effettuato ad aria quindi non è impermeabile e obbliga a posizionarlo, generalmente sulle moto, abbastanza in alto (avendo in mente i boxer BMW, il generatore è sopra il carter in alto).
All'interno del generatore è contenuto un piccolo circuito elettronico che si incarica della regolazione della corrente sul rotore (si chiama "corrente di eccitazione") e di far accendere la spia sul cruscotto se c'è qualche problema, inoltre sono contenuti i diodi per il raddrizzamento della corrente generata.

Le dinamo sono leggermente diverse, anche se concettualmente simili, sono state abbandonate, per l'impiego come generatori di corrente sui mezzi a motore, credo dalla fine degli anni '60.
lorusso ha scritto:Le porto una prova praticaho un moto morini con sistema da ricarica con tensione 6V, però mi dava 12A di ricarica già a 2000 giri (batteria installata dalla casa 9A, 6V).
Non conosco l'impianto del Morini, ma ipotizzo che il generatore sia quella cosa esterna posta sopra il carter fra i due cilindri (mi riferisco ai motori tipo 3 e 1/2), e potrebbe essere del secondo tipo che ho appena descritto.
Con il secondo tipo di generatore, nell'installazione si applica un "trucco": poiché a bassi giri non sono molto efficienti, si fa in modo, dimensionando opportunamente gli ingranaggi o le puleggie che li comandano, che ruotino in realtà al doppio dei giri del motore. Ci si può facilmente rendere conto di ciò aprendo il cofano della macchina: la puleggia dell'alternatore è di solito la metà di quella dell'albero motore.
Quindi in realtà il generatore girava a 4mila giri.

Se ti interessa l'argomento ti consiglio di scaricare questo manuale

http://www.hondaxl.it/download/Manutenz ... _22_23.pdf

qui sulla sezione "Manuali" del sito.
La scansione, purtroppo, non è sempre venuta chiara, ma vi sono spiegati i principi di funzionamento e i vari tipi di impianti di generatore e regolatori installati sulle moto (Honda, in questo caso, ma le altre Case sono uguali).
E' una lettura molto interessante, comprensibile tuttavia anche da chi non ha dimestichezza con materie elettriche.
lorusso ha scritto: i gusti sono personali e rispettati, ma l'originalità è quella che comanda.
saluti
Se fai il lavoro posta le foto delle varie fasi della trasformazione, in modo da far vedere le differenze fra le due soluzioni (monofaro-bifaro).
Buon lavoro.
"Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo"

Sei un vero Biker quando la tua donna non ti chiederà mai: "Scegli o me o la moto!" perchè ha paura della risposta.

lorusso
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Messaggio da lorusso » mar nov 10, 2009 8:57 am

rispondi all'utente stefano 65
descrizione tecnica moltodettagliato di cui apprezzo ringrazio e prendo atto, peccato che il manuale è in inglese per quanto riguarda l'istallazione del doppio faro della honda possiedo tutto il bloco completo comprensivo di frecce, manca solo una piastra di supporto del tutto al parafango, la quale sarà ordinata da un ricambista honda e la sostituzione da un meccanico honda, quindi niente arraggiamenti o ciambotti il tutto in nome dell'originalità made japan. Alla fine misururero con la pnza amperometrica il valore di uscita di corrente e valutero le lampade da 35 w o superiori se tecnimante fattibile. preciso
il mio moto morini e 125cc 6V con generatore da 50W, il 3/2 è la versione più diffusa con impianto a 12V già dal 1972 con avviamento pedivella già all'avanguardia.
per le foto se qualcuno mi spiga come fare per l'avatar, grazie
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Trike
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Messaggio da Trike » mar nov 10, 2009 10:11 am

lorusso ha scritto:il mio moto morini e 125cc 6V con generatore da 50W, il 3/2 è la versione più diffusa con impianto a 12V già dal 1972 con avviamento pedivella già all'avanguardia.
Avanguardia de che?
Saluti

Trike

Stefano65
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Messaggio da Stefano65 » mar nov 10, 2009 10:53 am

lorusso ha scritto: peccato che il manuale è in inglese
Purtroppo quello è un handicap, ma piuttosto di niente....
Se vorrai qualche spiegazione tradotta posta sul forum la tua domanda che io o qualcun altro risponderemo.
lorusso ha scritto: per quanto riguarda l'istallazione del doppio faro della honda possiedo tutto il bloco completo comprensivo di frecce, manca solo una piastra di supporto del tutto al parafango, la quale sarà ordinata da un ricambista honda e la sostituzione da un meccanico honda, quindi niente arraggiamenti o ciambotti il tutto in nome dell'originalità made japan.
Se hai sottomano il manuale di officina e i part-list non è un'impresa impossibile il fai-da-te. Certo il meccanico professionista offre qualche garanzia di un lavoro fatto a regola d'arte (si spera).
lorusso ha scritto:Alla fine misururero con la pnza amperometrica il valore di uscita di corrente e valutero le lampade da 35 w o superiori se tecnimante fattibile.
La sostituzione delle lampade da 35/35 con le 55/60 per fare si fa, ho qualche dubbio tuttavia per l'attacco al portalampada, che non sia lo stesso.
La corrente dovrebbe circa raddoppiare.
Con le lampade da 35 abbiamo un assorbimento di 70 watt (35 watt x 2) che comporta, a 12 volt, una corrente di circa 6 amper.
Con le 55/60 l'assorbimento sale a 120 watt con una corrente di 10 amper.
Molto probabilmente il cablaggio e il generatore sono in grado di reggere questo carico, ma l'interruttore dei fari e il devioluci potrebbero trovarsi a lavorare in condizioni critiche e sarebbe quindi consigliabile l'uso di relé, come si fa correntemente sulle auto e anche su molte moto, per garantire l'affidabilità dell'impianto.
lorusso ha scritto: preciso
il mio moto morini e 125cc 6V con generatore da 50W, il 3/2 è la versione più diffusa con impianto a 12V già dal 1972 con avviamento pedivella già all'avanguardia.
Ho visto ad un mercatino un Morini 125 da enduro, è forse quello?
Il motore era molto simile a quello del 3 e 1/2 come forma, solo con un cilindro in meno.
Se il generatore è da 50 watt nominali e tu, nell'altro post, dicevi di misurare un'uscita di 12 amper direi che stava già lavorando oltre il limite (6 volt x 12 amper = 66 watt).....la batteria era carica? E mentre misuravi la corrente hai misurato contemporaneamente la tensione di uscita?
lorusso ha scritto:per le foto se qualcuno mi spiga come fare per l'avatar, grazie
Per inserire le foto su un messaggio qui trovi le istruzioni
http://www.hondaxl.it/phpbb2/viewtopic.php?t=8

Per l'avatar la procedura è simile, con la differenza che l'immagine che vuoi usare come avatar deve essere grande al massimo 50 kb e di dimensioni circa 80 x 80 pixel.
Poi vai nella sezione "profilo", in fondo alla pagina, troverai una gallery di avatar già fatti, oppure potrai inserire il link alla tua immagine.
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lorusso
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Messaggio da lorusso » mar nov 10, 2009 4:43 pm

salve in risposta all'utente trike,
dico che il moto morini il fatto di avere un impianto a 12V rispetto di uno a 6V per me è avanti come progettazione vada vedere l'honda xl 500 del 1978 su questo sito alla voce impianto elettrico si legge un impianto da 6V con alternatore da 112W e una batteria da 44h che fa invidia ai mezzi con trazione elettrica, mi fermo qui, ma penso che si dovrebbe informare. cordialmente saluri
nuoto e moto

Trike
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Messaggio da Trike » mar nov 10, 2009 5:10 pm

mah... non so bene chi è che si debba informare.

La Honda nel 1961 forniva già impianti a 12V con avviamento elettrico, frecce e tutti i servizi. L'XL 500 è nata come moto "spartana" da Enduro (categoria di certo non inventata dalla Morini).

Saluri anche atte'.
Saluti

Trike

Trike
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Messaggio da Trike » mar nov 10, 2009 5:15 pm

lorusso ha scritto:i gusti sono personali e rispettati, ma l'originalità è quella che comanda.
saluti
Infatti. Se la moto aveva un faro solo, va lasciato un faro solo. Rettangolare.
Saluti

Trike

lorusso
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Messaggio da lorusso » mar nov 10, 2009 8:25 pm

tirke scrive "la moto aveva un faro solo, va lasciato un solo faro rettangolare" certo nel rispetto ed ottosità della legislazione obsoleta dell'epoca, come ha detto un'altro utente del forum, ma non condivisa dal sottoscritto, il quale sceglie l'originalità della casa madre honda. la moda o meglio l'adattamento ormai è tramontata. punti di vista.
In riferimento alla moto morini essa è nata nella crisi petrolifera, l'avviamento elettrico (si doveva vendere per far lavorare gli italiani) è stato inserito qualche anno dopo. inoltre aveva la pompetta della benzina
novità dell'epoca, mentre i giapponesi camminavano con honda civic avente la trazione a catena (bicicletta ) anno di grazia 1972 l'era spartana dei giapponesi non era finita....
proverbio della mia zonna: uccidete i vecchi perchè conoscono tutto
cordialmente e buona serata.
nuoto e moto

Trike
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Messaggio da Trike » mer nov 11, 2009 12:57 pm

lorusso ha scritto:tirke scrive "la moto aveva un faro solo, va lasciato un solo faro rettangolare" certo nel rispetto ed ottosità della legislazione obsoleta dell'epoca, come ha detto un'altro utente del forum, ma non condivisa dal sottoscritto, il quale sceglie l'originalità della casa madre honda. la moda o meglio l'adattamento ormai è tramontata. punti di vista.
In riferimento alla moto morini essa è nata nella crisi petrolifera, l'avviamento elettrico (si doveva vendere per far lavorare gli italiani) è stato inserito qualche anno dopo. inoltre aveva la pompetta della benzina
novità dell'epoca, mentre i giapponesi camminavano con honda civic avente la trazione a catena (bicicletta ) anno di grazia 1972 l'era spartana dei giapponesi non era finita....
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cordialmente e buona serata.
Fossi in te mi dedicherei di più alla piscina.
Saluti

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Messaggio da lorusso » mer nov 11, 2009 4:00 pm

trike scrive " fossi in te mi dedicherei alla piscina"
consiglio da evitare visto le influenze che girano prendo atto della disinformazione continua che governa nel tuo dna, io accetto solo critica costruttiva meglio andare in moto.
buona giornata
nuoto e moto

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Messaggio da djembe » mer nov 11, 2009 5:00 pm

una cortesia: scrivi in italiano con la punteggiatura. Leggerti è un parto....
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Messaggio da mario » gio nov 12, 2009 5:38 pm

djembe ha scritto:una cortesia: scrivi in italiano con la punteggiatura. Leggerti è un parto....
dopo questo ne ho la certezza, triche è dentro di te!! :shock: :shock: :lol: :lol:

TambourineMan
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Messaggio da TambourineMan » gio nov 12, 2009 6:30 pm

lorusso ha scritto:una batteria da 44h
:shock: ?
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Messaggio da djembe » ven nov 13, 2009 9:03 am

mario ha scritto:
djembe ha scritto:una cortesia: scrivi in italiano con la punteggiatura. Leggerti è un parto....
dopo questo ne ho la certezza, triche è dentro di te!! :shock: :shock: :lol: :lol:
e io un po' dentro di lui.... :D

Compenetrazioni di volumi tipica della Bauhaus :!: :lol:
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