Anche lasciando la lampadina H4 alogena sicuramente otterrei un miglioramento in termini di visibilità rispetto alla lampadina originale ad incandescenza che combinata con il faro originale ha una resa pari un un lumino cimiteriale, non voglio disprezzare la moto voglio soltanto renderla un pò più funzionale e sicura senza stravolgere la sua linea, altrimenti farei prima ad acquistare una mascherina con faro lenticolare abbinato.Dani ha scritto:Scusa ma non hai capito quello che ti stà dicendo Stefano; la H4 xenon non è intercambiabile con la H4 normale (non è solo una questione di attacco), a meno che l'impianto elettrico sia fatto apposta (e non è il caso dell'XL).
Per quanto riguarda la parabola, dire che quella dell'XL è antiquata non ha alcun senso.... la vuoi cambiare per ragioni estetiche o per ragioni funzionali? Puoi mettere una lampadina da 45/50W al posto di quella da 35W; aumenti l'assorbimento di corrente ma l'alternatore dovrebbe farcela ancora... non pensare che la parabola della PX ti dia una "resa ottica" migliore.....
A proposito di XL500S, invece, (impianto a 6V) e a proposito di LED: io, sulla mia, sono riuscito a migliorare la resa dell'impianto di illuminazione senza stravolgere l'impianto elettrico e utilizzando delle lampadine compatibili a LED (attacco lampadina standard con i LED al posto del bulbo). Ho "spostato" le luci di posizione sotto il circuito della batteria e ho lasciato sotto il circuito "luci" solo abbagliante e anabbagliante. In questo modo ho potuto mettere una lampadina 45/50W 6V al posto di quella da 35/35W. Le luci di posizione e lo stop li ho sostituiti con lampadine a LED per mantenere l'assorbimento di corrente basso e non sovraccaricare la minuscola batteria....... fino ad adesso ha funzionato senza problemi e con la bella stagione ho intenzione di sostituire anche le lampadine delle frecce (utilizzando un relè elettronico anzichè elettromeccanico).
Le lampadine a 6V costano, si fanno fatica a trovare, e con il circuito dell'XL500S si bruciano di continuo (non essendo regolato, basta che se ne bruci una e sulle altre aumenta la tensione che ne accorcia la vita....)
Faro anteriore XL 500 R.
Re: Faro anteriore XL 500 R.
Re: Faro anteriore XL 500 R.
Il problema non è il corpo illuminante ma l'impianto...... la alogena con l'impianto dell'XL non dura, inoltre dal punto di vista dell'assorbimento di corrente non cambia gran chè.... prima di modificare ti converrebbe provare con una lampadina a filamento più potente (da 35/35W a 45/50W ad esempio) e vedere cosa succede. Se poi vuoi fare come hai deciso tu, liberissimo, ma rischi di non risolvere il problema e di crearne altri....
Buona fortuna!
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Re: Faro anteriore XL 500 R.
Maaa.... e prendere alimentazione del faro direttamente dalla batteria??
Sarebbero 12v cc garantiti ed esenti da problemi con raddrizzatori, regolatori ecc.
Sulla piccolina (dove non c'era più alcun impianto luci...) ho attaccato il tutto direttamente alla batteria e messo un interruttorino sulla mascherina. Volendo si poteva fare anche qualcosa di più raffinato facendo il cablaggio con un devioluci al manubrio ma per le mie esigenze andava già bene così... molto rrresing .
Sarebbero 12v cc garantiti ed esenti da problemi con raddrizzatori, regolatori ecc.
Sulla piccolina (dove non c'era più alcun impianto luci...) ho attaccato il tutto direttamente alla batteria e messo un interruttorino sulla mascherina. Volendo si poteva fare anche qualcosa di più raffinato facendo il cablaggio con un devioluci al manubrio ma per le mie esigenze andava già bene così... molto rrresing .
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Re: Faro anteriore XL 500 R.
Tralasciando il discorso xenon, che secondo me è meglio lasciare ad altre tipologie di moto, da vespista ti posso assicurare che quel tipo di faro è migliore rispetto a quello tradizionale con il vetro tutto lavorato.picasso ha scritto:Cosa ne pensate di questo? Dimensioni simili, aumentata funzionalità senza stravolgere l'estetica della moto. si tratta di un faro vespa px nuovo modello. Monta lampadina H4.Sono ben accette critiche e consigli.
Mi spiego meglio, il faro tradizionale vespa monta una lampada di tipo ba20d, che generalmente sono difficili da reperire e si trovano da 25/25w o 35/35W. Montando quel faro si possono usare lampade alogene di tipo H4, con tutti i watt che vuoi, quindi montando un faro come quello hai la possibilità di montare lampadine facilmente reperibili ed alogene, quindi con una 45/45 (oppure una 55/60w se lo statore lo regge) fai moooooolta più luce.
Ti sconsiglio anche le lampade ad effetto xenon, sono una favola per creduloni, sono nientemeno che lampade con il vetro colorato per dare l'effetto luce più freddo, ma in realtà fanno meno luce delle lampade tradizionali.
Re: Faro anteriore XL 500 R.
Ho preso in considerazione lo xeno solo per mantenere l'assorbimento di Watt nei limiti, utilizzando l'alogena potrei sostituire le varie posizione e stop con delle LED.DeXoLo ha scritto:Tralasciando il discorso xenon, che secondo me è meglio lasciare ad altre tipologie di moto, da vespista ti posso assicurare che quel tipo di faro è migliore rispetto a quello tradizionale con il vetro tutto lavorato.picasso ha scritto:Cosa ne pensate di questo? Dimensioni simili, aumentata funzionalità senza stravolgere l'estetica della moto. si tratta di un faro vespa px nuovo modello. Monta lampadina H4.Sono ben accette critiche e consigli.
Mi spiego meglio, il faro tradizionale vespa monta una lampada di tipo ba20d, che generalmente sono difficili da reperire e si trovano da 25/25w o 35/35W. Montando quel faro si possono usare lampade alogene di tipo H4, con tutti i watt che vuoi, quindi montando un faro come quello hai la possibilità di montare lampadine facilmente reperibili ed alogene, quindi con una 45/45 (oppure una 55/60w se lo statore lo regge) fai moooooolta più luce.
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Re: Faro anteriore XL 500 R.
Puoi sostituire le altre lampade con le alternative a led se aumenti i watt del faro anteriore. Se lasci gli stessi watt e cambi la lampada da normale ad alogena non ti serve sostituire altro.
Re: Faro anteriore XL 500 R.
ALT! Facciamo un po' di chiarezza e, una volta di più, spieghiamo come sono strutturati gli impianti elettrici delle nostre XL.
Limitiamoci per ora ai modelli col suffisso "R" ed avviamento a kickstart: XL250R, XL350R, XL400R, XL500R e XL600R.
L'impianto elettrico è in raltà formato da 3 distinti "rami", separati ed indipendenti l'uno dall'altro, sia per quel che riguarda la generazione della corrente che per quel che riguarda il suo utilizzo. Un primo "ramo" è composto dal circuito dell'accensione: bobina generatrice sullo statore, centralina CDI, bobina AT, candela.
Un secondo "ramo" vede una bobina generatrice (o due, non ricordo bene) sullo statore, un raddrizzatore/regolatore, la batteria, clacson, frecce, luci stop, posizioni, luci illuminazione strumenti; la tensione è 12 volt a corrente continua, la potenza in gioco qualche decina di watt.
Il terzo "ramo" è composto da una serie di bobine generatrici sullo statore, un regolatore di tensione, la lampada del faro anteriore; la tensione è sempre 12 volt ma a corrente alternata, la potenza in gioco è circa 250 watt.
Del primo "ramo" qui non ci interessa, essendo che provvede solo ed esclusivamente a fare le scintille sulla candela, ci interessano eventualmente gli altri due.
Non ritengo consigliabile aggiungere ulteriore carico all'impianto in continua: a parte il fatto che la batteria ha una capacità misera, a motore in moto è lo statore che deve generare tutta la potenza richiesta, potenza che poi deve transitare attraverso il raddrizzatore/regolatore di carica. Questo componente è dimensionato per un certo carico, aumentarlo potrebbe portare a problemi di sovraccarico: se va bene si surriscalda, se va male si fulmina. Idem per la bobina generatrice sullo statore che è formata da spire di filo piuttosto sottile. Non ci sono, viceversa, grossi problemi a collegare a questo ramo apparecchi che assorbano relativamente poca corrente: un gps oppure un palmare funzionano benissimo (provato al banco, un gps assorbe circa 0,5 amper, vale a dire circa 6 watt), non è il caso invece di collegare apparecchi che richiedono più corrente, tipo calze, indumenti o manopole riscaldati.
L'unico "ramo" cui si potrebbe attingere corrente rimane quello del faro, ma anche qui credo bisogna fare attenzione: passare da 35 a 50 watt probabilmente non porta a conseguenze, collegarci manopole riscaldate forse si (le manopole riscaldate comportano consumi di circa 40-50 watt). Sulla carta il generatore è in grado di erogare potenze ben maggiori (appunto circa 250 watt a 5000 giri), ma bisogna fare i conti coi cablaggi fatti con fili non molto grossi (aumentano così le perdite) e con i blocchetti di comando.
Ricordo comunque che le lampadine da 35 watt non sono poi così malvage, le montavano anche sui fari delle AT 650; inoltre anche le 125R/200R pur avendo il faro rettangolare come le 600R, hanno anch'esse lampadine da 35 watt. Mi capita di usare la mia piccola 125R col buio, e il fanale mi pare faccia luce a sufficienza.
Limitiamoci per ora ai modelli col suffisso "R" ed avviamento a kickstart: XL250R, XL350R, XL400R, XL500R e XL600R.
L'impianto elettrico è in raltà formato da 3 distinti "rami", separati ed indipendenti l'uno dall'altro, sia per quel che riguarda la generazione della corrente che per quel che riguarda il suo utilizzo. Un primo "ramo" è composto dal circuito dell'accensione: bobina generatrice sullo statore, centralina CDI, bobina AT, candela.
Un secondo "ramo" vede una bobina generatrice (o due, non ricordo bene) sullo statore, un raddrizzatore/regolatore, la batteria, clacson, frecce, luci stop, posizioni, luci illuminazione strumenti; la tensione è 12 volt a corrente continua, la potenza in gioco qualche decina di watt.
Il terzo "ramo" è composto da una serie di bobine generatrici sullo statore, un regolatore di tensione, la lampada del faro anteriore; la tensione è sempre 12 volt ma a corrente alternata, la potenza in gioco è circa 250 watt.
Del primo "ramo" qui non ci interessa, essendo che provvede solo ed esclusivamente a fare le scintille sulla candela, ci interessano eventualmente gli altri due.
Non ritengo consigliabile aggiungere ulteriore carico all'impianto in continua: a parte il fatto che la batteria ha una capacità misera, a motore in moto è lo statore che deve generare tutta la potenza richiesta, potenza che poi deve transitare attraverso il raddrizzatore/regolatore di carica. Questo componente è dimensionato per un certo carico, aumentarlo potrebbe portare a problemi di sovraccarico: se va bene si surriscalda, se va male si fulmina. Idem per la bobina generatrice sullo statore che è formata da spire di filo piuttosto sottile. Non ci sono, viceversa, grossi problemi a collegare a questo ramo apparecchi che assorbano relativamente poca corrente: un gps oppure un palmare funzionano benissimo (provato al banco, un gps assorbe circa 0,5 amper, vale a dire circa 6 watt), non è il caso invece di collegare apparecchi che richiedono più corrente, tipo calze, indumenti o manopole riscaldati.
L'unico "ramo" cui si potrebbe attingere corrente rimane quello del faro, ma anche qui credo bisogna fare attenzione: passare da 35 a 50 watt probabilmente non porta a conseguenze, collegarci manopole riscaldate forse si (le manopole riscaldate comportano consumi di circa 40-50 watt). Sulla carta il generatore è in grado di erogare potenze ben maggiori (appunto circa 250 watt a 5000 giri), ma bisogna fare i conti coi cablaggi fatti con fili non molto grossi (aumentano così le perdite) e con i blocchetti di comando.
Ricordo comunque che le lampadine da 35 watt non sono poi così malvage, le montavano anche sui fari delle AT 650; inoltre anche le 125R/200R pur avendo il faro rettangolare come le 600R, hanno anch'esse lampadine da 35 watt. Mi capita di usare la mia piccola 125R col buio, e il fanale mi pare faccia luce a sufficienza.
"Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo"
Sei un vero Biker quando la tua donna non ti chiederà mai: "Scegli o me o la moto!" perchè ha paura della risposta.
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