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[albee253]

[djembe]

?

[iverdog]

?

secondo me sono gli anni...
nel caso AUGURI!!

[djembe]

Pensavo i figli prima della perestroika....

[iverdog]

azz... ho toppato di brutto...
adesso si vede la foto...

Scusate!

[djembe]

Uh. Allora riprendo un minimo la serietà visto che Simoncelli come personaggio era proprio simpatico e piacevolmente "uno di noi": che riposi in pace insieme a tutti gli altri caduti sul lavoro.

[albee253]

Non avevo mai pensato a considerare il Sic un "caduto sul lavoro".
Anche perchè il più delle volte i caduti sul lavoro non fanno esattamente ciò che più amano fare nella vita come lavoro...

A Marcone come anche ad altri prima e dopo di lui è toccato in sorte volare via correndo che era la cosa per loro più bella (estendo il discorso anche ai moltissimi non professionisti che perdono la vita facendo lo sport che amano) e questo a mio parere è a suo modo un privilegio. Una sorta di dono del Signore per persone speciali (quando penso a quanti modi brutti e difficili ci sono per lasciare questo mondo, andarsene in uno schiocco di dita è un vero dono).

[iverdog]

Spero di parlare diplomaticamente, senza voler offendere la sensibilità di nessuno nè tantomeno il ricordo di un bravo e forte ragazzo come Simoncelli.
Mi dispiace umanamente per quello che è accaduto, mi dispiace davvero, ma non condivido questo modo di volerlo ricordare, forum pieni di sue foto, post che mi riempiono la bacheca di Facebook, servizi e servizi in TV...
d'accordo è stato un grande pilota, un bravissimo ragazzo, un esempio (SANO) per molti giovani, ma come lui ce ne sono e (purtroppo) ce ne saranno ancora tantissimi che però non fanno notizia. E perché? Perchè non corrono su una moto? Perchè non hanno la "fortuna" di essere famosi?
Quando il mio amico Simone morì di tumore a diciassete anni (avete letto bene! DICIASSETTE!!!) nessuno gli dedicò una pagina di giornale, un articolo neppure minuscolo su un cazzutissimo quotidiano locale. Anche lui era bello come il sole, aveva i capelli ricci e folti come Simoncelli (davvero!), era sempre sorridente ed anche lui faceva quello che amava, VIVERE! Non se l'è cercata la malattia, ha combattuto con i denti stretti fino all'ultimo secondo, sorridendo anche quando moriva di dolore, consolandoci anche quando eravamo disperati, asciugando le lacrime della madre che era sempre al suo capezzale! Ditemi voi se questo non è un esempio di vita? Ditemi perchè dovrei commemorare un Simoncelli più di lui!

[djembe]

Ecco, questo stava a significare il mio accostamento agli altri caduti sul lavoro (che il lavoro piaccia o meno, che sia ben retribuito o meno). Gli "altri", quelli che cadono dalle impalcature o bruciano come gli operai della Krupp non sono nessuno e continuano a esserlo. Anzi, tutti noi non siamo nessuno. Queste commemorazioni dovrebbero servire a qualcosa, invece che al solo struggersi, ma di solito tutto si ferma lì.

Un doppiamente triste doppio lampeggio.