Oggi è il 27, domenica e decido di togliere Chisianu e la Moldavia. Il fatto è che per arrivarci dovrei allungare la strada. Quella più breve sarebbe la M16 che però passa per Tiraspol, la “capitale†della Transnistria, una regione della Moldavia, che alla disgregazione dell’impero sovietico proclamò la propria indipendenza, senza però venir riconosciuta a livello internazionale nel 1990. La Moldavia proclamò la propria indipendenza nel 1991 ed incluse la Transnistria nel suo territorio. Però nella regione separatista era stanziata la 14a armata dell’esercito russo che si schierò coi separatisti della regione, armandoli e mettendo quindi l’esercito moldavo in una condizione di netta inferiorità . La Russia ha poi continuato a supportare sia militarmente che economicamente il regime separatista, arrivando così ad avere il controllo di una zona strategicamente importante e alimentando un fiorente commercio illegale di armi ed un contrabbando di merci varie, specialmente nei confini con l’Ucraina.
La regione però si comporta come uno stato indipendente, batte una propria moneta e i balzelli e finte tasse cui si può venire sottoposti si sprecano: poi ovvio che pagando si supera tutto, ma dare dei soldi a questo regime ho preferito evitarlo, anche per il fatto che la regione non offre nulla di particolare.
Alternativa poteva essere andare a nord verso Kiev sulla M05 (E95) e poi “piegare “ a est sulla T-16-05, ma ho preferito tenermi un poco di margine per Budapest, che davvero mi interessava.
Ho preso quindi la E87 che mi avrebbe portato fino a Galati in Romania
Nell’attraversare un paesino Bilolissia (Білолісся) guardate un po’ cosa trovo
è una messa Ortodossa: la cerimonia, ai bordi della strada è appena terminata, io mi ero fermato per uno scatto fotografico, ma tutti mi fanno cenno di avvicinarmi: hanno una tavola imbandita che è uno spettacolo. Il problema è stato che volevano farmi assaggiare tutto !
ciao ciao Bilolissia (Білолісся)
La frontiera però è stata qualcosa d’insolito. Prima le guardie ucraine mi hanno dato un talloncino di transito, poi mi è sembrato di costeggiare il fiume Nistro che separa la Trasnistria da Moldavia e poi dall’Ucraina.
arrivo a questo cartello, ma non ho incontrato alcuna barriera. Proseguo e vedo una dogana: quella Moldava ! Fermo la moto, cambio dei $ con dei Leu romeni e vado verso la barriera. Qui però ci sono anche le guardie ucraine. Quindi nell’ordine farò i documenti per uscire dall’Ucraina, passare dalla Moldavia e poi dopo poche centinaia di metri arrivo alla frontiera rumena. Una specie di tripla frontiera. Ho anche pagato un dollaro per una tassa sull’ecologia della Moldavia.
in teoria questa era una statale
verso sera inizio a cercare una camera e mi oriento sulle Pensiunea ( le nostre pensioni, grosso modo) ed il prezzo mediamente è sugli 80 Lei = 27$. Dopo averne controllate 2 o 3 nelle città attraversate, viene buio e decido che in un modo onell’altro alla prossima città mi fermo. Si tratta di Tecuci, una città abbastanza grossa..in cui non vedo Pensiunea: capirai. Giro un po’ poi entro in un albergo dall’aspetto minaccioso (per il mio portafoglio ): le 3 stelle dell’insegna e la pubblicità di un club con piscina e sauna annessi non mi fanno presagire nulla di buono. Dentro una ragazza che parla inglese mi dice il prezzo: 160 Lei ! Non ci siamo e chiedo se conosce una sistemazione più a buon mercato. “Quanto avevi intenzione di spendere-mi chiede-per una camera?†80 Lei rispondo. Va bene, sconto e camera.
faccio due passi, ma è tardi. Al mattino quando mi alzo faccio un paio di foto e poi riparto, è lunedì 28
mi sono fermato a far gonfiare le gomme e il proprietario del negozio di scooter a fianco mi ha offerto il caffè, parlava molto bene italiano, avendo lavorato per tre anni a Firenze come muratore
in verde il percorso fatto questo giorno, me lo hanno indicato 2 poliziotti a Tecuci, per andare nella direzione di Oradea, ma non ero sicuro di arrivarci
verso tardo pomeriggio arrivo nei pressi di Cluj Napoca e vedo se riesco a trovare un posto da dormire. Cavoli anche le penisiunea costano più di 80 Lei, non parliamo degli alberghi. Alla fine inizio a pensare di guidare fino a notte e poi se forze e caffè mi sostengono, arrivare a Budapest. Poi mentre riparto dall’ennesimo albergo over-my-budget, vedo una pensiunea con una insegna un poco strana, affiancata da una croce verde, tipo farmacia: un segno del destino ? Precisamente, infatti scendo dalla moto, entro chiedo per dormire e mi mandano in una parte dell’edificio dentro a una specie di negozio di vestiti e una signora inglese, mi dice che si hanno posto e il prezzo è di 45 Lei = 15 $: è la mia.
Foto fatta con la luce del mattino dopo
si tratta del Daniel Center
http://www.blythswood.org/?id=22 che è uno dei progetti del Blythswood Care, un’organizzazione scozzese (credo) che qui a Cluji Napoca si occupa dell’inserimento nel mondo del lavoro di orfani però di età dai 16 anni in su. Per un periodo sono assistiti e ospitati in uno degli edifici del centro, dove però puliscono, lavano i piatti, coltivano una piccola serra, aiutano il negozio nel commercio solidale di vestiario. A questo sono affiancate ore di insegnamento di cultura e di formazione professionale. Una volta inseriti in un regolare lavoro devono andare a vivere per conto loro, ma continuano ad aiutare i nuovi arrivati. Come mi ha detto uno dei coordinatori “Il nostro più grande successo è quando uno dei nostri ragazzi, va via, perché in grado di camminare da solo nella vitaâ€
Sono contento in quanto il pagamento della camera, andrà a sostenere il progetto.
la stanza è fantastica, ma tutto l’edificio è davvero accogliente: il legno mi da sempre questa sensazione
la doccia sono dovuti venire a spiegarmela
prima di fare la doccia è meglio che mi dia da fare con la moto: rabbocco l’olio e ungo la catena. Viene buio e sono già più delle 8 di sera. A meno di 3 km c’è un supermercato: ci vado a piedi e l’andata la faccio di corsetta, anche per vedere se dopo oltre 3 settimane senza allenarmi l fiato è andato a 0. Niente di che, non stabilisco dei record, ma nemmeno mi cede il cuore. Il supermercato è in un centro commerciale, è della Carrefour: stasera riso e carote !
a sera mi ritrovo solo nel salotto di fianco alla cucina: il wirless funziona benissimo. Salvo le foto, guardo un’ostello per Budapest e poi vado a letto, ma per il giorno dopo decido di fermarmi una mezza giornata, per capire meglio come funziona il posto.
Martedì 29. colazione
inizio a preparare la moto, attorniato da un gruppo di bambini, non vivaci, ma scatenati. Sono i figli di una coppia neozelandese che sta lavorando in un progetto umanitario, in un’altra città della Romania. Sono venuti a Cluj Napoca perché l’ospedale era attrezzato per i parti. La bambina l’avevo vista la sera prima: 4 giorni. Il fatto è che si tratta del quinto (!) figlio di questa incredibile coppia. Pensate hanno vissuto in Sud Africa, poi per due anni si erano spostati a Londra, lui in banca e lei impiegata nel campo dell’assistenza sociale. Poi alla fine lei mi ha raccontato che un giorno ha detto al marito: “Mi sto annoiando sempre nello stesso posto, perchè non cambiamo ?‘†Detto fatto 6 mesi in Italia in un paesino della Toscana. La cosa che più l’aveva sorpresa era stato il fatto che dopo pochi giorni tutto il paesino la salutava per nome quando andava a fare la spesa, ma lei non conosceva quella gente.
La cosa che più aveva colpito i bambini era stata la torre di Pisa. All’educazione dei bambini pensavano loro due (laureati) e quando decidevano di stabilirsi in un posto li iscrivevano alle scuole pubbliche dopo che erano stati esaminati. Ogni bambino aveva una coperta su cui la mamma attaccava una pezza ricordo dei paesi attraversati. Quando erano tornati in Sud Africa il biondino aveva vinto una gara a scuola per il miglior tema: aveva descritto la sua giornata sulla torre di Pisa.
Non è semplice talvolta viaggiare per i paesi, ma con 5 figli, altro che la strada da Nukus a Beyneu !
la signora che vedete a sx è la mamma di lei, arrivata dalla Nuova Zelanda per assistere la figlia nel parto…anche la nonna è decisamente agile
parto dopo mezzogiorno per Budapest, salutando tutti: che bella sosta. Questa parte della Romania è davvero bella, un continuo saliscendi in mezzo al verde
ultima sosta prima della frontiera con l’Ungheria
poi prima di Budapest fotografo i 10.000 km
A Budapest avevo l’indirizzo dell’ostello, che è vicino ad uno dei ponti il Margit hid, ma avevo la mappa
ci arrivo subito
inoltre è al primo piano di un palazzone con un grande ingresso e posso mettere dentro la moto per la notte:ci sono dei negozi, ma al mattino basterà metterla fuori prima che aprano.
mangio e dopo la doccia decido di andare a vedere subito la città di notte , ma vado a piedi, sono quasi le undici e non ho voglia di girare ancora in moto. La mia macchina è un poco limitata con le foto notturne, ma spero di dare un’idea della città : Budapest mi è piaciuta tantissimo.
Mercoledì 30, giornata intera per la visita della città , solo come prima cosa vado a stamparmi le cartoline. Da un poco di anni, preparo un foglio di word dove metto delle mie foto con una dedica, poi lo faccio stampare su un cartoncino rigid, ritaglio+ francobollo e spedisco: è un 2x1, cartolina e souvenir.
poi vado a zonzo con la moto, che è sempre una gran cosa: ogni volta che vedi qualcosa di interessante puoi fermarti
Qui sono nella zona di Pest, dal parlamento
![Immagine](http://i81.servimg.com/u/f81/13/01/39/46/resiz279.jpg)