Siccome che sono un pò cialtrone e pigro, il resoconto lo posto con un mese sano sano di ritardo, spero che vi interessi comunque..
Una piccola digressione sul nome del giro, mio fratello e la sua banda di amici svitati da qualche anno a questa parte hanno deciso bene di cimentarsi in giri sempre più lunghi e ardimentosi, quest'anno la scelta è caduta sulla Francia e sui passi alpini..
L'armata (Brancaleone) era di tutto rispetto: due Guzzi, una Harley, un Ducati 748 ed il mio Supercesso..
Inutile dire che l'avvicinamento a Mentone è stato terrificante con il mio XLellozzo che bestemmiava in autostrada costringendo il gruppone a medie stratosferiche (100km/h con il vento a favore in discesa
)
Evidente lo scoglionamento del Ducatista..
Ovviamente piove..
Arrivando sulla costa il tempo migliora e decidiamo di darci una mossa, ci aspetta il Col de Turinì..
Arriviamo poi in una "ridente" località nota come Saint Martin Vesubie dove troviamo un albergo (vi risparmio le foto della truppa nelle camerate
), caratteristica del villaggio un fiumiciattolo artificiale che attraversa la via principale del paese vecchio, sospettiamo (temiamo) che sia l'avanzo del primitivo sistema fognario a cielo aperto..
Troviamo da mangiare e contemporaneamente scoviamo una delle bellezza locali, una croccantissima camerierina ventenne, anzi probabilmente l'unica visto che in giro non c'era nessuno sotto i 50..
Niente foto, potete rosicare.
Si riparte che le Alpi non aspettano:
Col de St. Martin
Colle della Lombarda
Per fortuna piove sennò la strada sfigurava...
Da quando siamo in montagna non tribolo più per stare al passo ma devo spingere poco o me li perdo
, in particolare non riesco ancora a regolarmi con i tornanti, praticamente gettano l'ancora ed io mi ritrovo ad infilarmi all'interno con conseguente loro incazzatura. Proseguiamo verso il Colle dei Morti o della Fauniera con una discutibile statua a Pantani (per la fattura, non per il soggetto
)
Poi Col du Sampeyre..
I pitocchi che fanno di tutto per rompere i maroni e sciupare prati e macchina si trovano praticamente ovunque:
Dopo aver creato un ingorgo e raschiato il raschiabile è riuscito buttandosi a cannone sulla salitella.
Colle dell'agnello
Tempo di merda
In Francia! Château-Queyra??
Col d'Izoard
Finalmente si arriva a Briancon dove cerchiamo una sistemazione confortati dal fatto che uno di noi ci ha garantito essere località turistica pullulante di gnocca.
Balle.
In Francia fanno turismo solo i vecchi.
Ci sistemiamo in un hotel discutibile e poi cerchiamo cibo, come sempre ci facciamo notare.
Il giorno dopo si riparte che dobbiamo completare la missione:
Colle del Monginevro passato senza fermate, di corsa fino a Susa dove troviamo la sorpresina di ritrovarci la statale verso il Moncenisio chiusa per una gara automobilistica, ci infiliamo in un budello che risale la montagna dove si formano colonne di auto e moto (!?!?) che hanno avuto la solita ideona.. appena risbuchiamo nella statale ci fiondiamo verso il Passo del Moncenisio dove mi tocca tirare la staccata con due "Monsteristi" veramente imbastiti che acceleravano a sufficienza per staccarmi e poi si bloccavano come muli nelle curve, uno l'ho dovuto passare all'esterno in un tornante..
Ho scoperto passandoli che erano due fanciulle alle prime armi
, ma guardare negli specchietti??!?? 
Sosta tecnica per caffè e pipì con vista sul lago del Moncenisio:
Si riparte alla volta del Col d'Iseran, un freddo _amico_ con sosta tecnica per un thè caldo
I ciclisti sono veramente gente fuori di cocozza, arrivavano su (e riscendevano) vestiti di robina che uno normale metterebbe solo per fare il bagno al mare.. boh..
Da qui si ritorna a temperature normali, pranziamo in Francia per l'ultima volta
Il freddo è nelle ossa, la danza propiziatoria per un buon pranzo aiuta a scaldarsi
Ha funzionato!!
Non ci ferma più nessuno e ci facciamo pure il Colle del Piccolo San Bernardo
si tira dritto verso La Thuile per un gelatino.
Da li zompiamo direttamente in autostrada per un "fantastico" trasferimento fino a casa.
Per l'anno prossimo è stata pronunciata la parola Oceano, vedremo mio fratello che si inventerà ..
Il Supercesso si è puppato 1200 e rotti km senza storie e le Haidenau mi hanno sorpreso per la tenuta sull'asciutto, non ho ancora pelato gli ultimi pirulini ma ci sto lavorando.
Sul bagnato sono invece da cardiopalma, ma non si può avere tutto.
Ciao a tutti e grazie per l'attenzione
Ric